1 giugno 2012 – I tre inquirenti della Corte dei conti Marco Smiroldo, Ugo Montella e Massimiliano Minerva hanno chiuso la fase istruttoria avviata, dopo il mancato G8, sull’affidamento alla “Mita Resort” del Main Conference dell’isola di La Maddalena. E, come anticipato ieri dal Fatto Quotidiano, hanno inviato il conto da saldare a Guido Bertolaso e a 4 componenti della potente “Struttura di missione” che gestiva gli appalti per l’ex G8. Nell’invito a dedurre, notificato all’ex capo della Protezione civile, a Giacomo Aiello, Mauro Della Giovanpaola e a Irene Sallusti viene contestato un «danno erariale» pari a 40 milioni di euro

(addebitato all’ex capo del dipartimento Guido Bertolaso), mentre 24 milioni di euro sono stati richiesti, in solido, agli altri quattro membri della struttura di missione che affidò alla “Mita Resorts”, con un bando di gara contestatissimo, l’albergo a cinque stelle realizzato negli spazi dell’ex arsenale militare della Maddalena, compresa la gestione per lo specchio d’acqua (inquinato) davanti al Main Conference. Quella che si è conclusa la scorsa settimana è soltanto la prima delle tre istruttorie contabili avviate dalla Corte dei conti sulla gestione dei grandi eventi affidata alla Protezione civile guidata da Guido Bertolaso. Le altre due riguardano le somme spese negli appalti per la realizzazione delle strutture per accogliere i grandi della terra e le opere di bonifica effettuate dalla struttura di missione in terra e acque sarde.

A dare la stura alle inchieste penali e della Corte dei conti, oltre alle intercettazioni telefoniche sulla “cricca della Ferratella”, furono i ricorsi presentati da due holding delle vacanze che operano nell’isola, la “Marina di Porto Rotondo Srl” che fa capo alla famiglia Molinas (che si affidarono alle competenze del civilista Pietro Corda) e la “Delphina srl” degli imprenditori galluresi Peru e Muntoni i quali, davanti al consiglio di Stato, citarono in giudizio la Regione sarda, la Protezione civile, la Presidenza del consiglio dei ministri e la “Mita Resort” di Emma Marcegaglia. Chiedendo – per una sterminata serie di irregolarità sul piano civilistico e amministrativo – l’annullamento della gara d’appalto con la quale la struttura di missione, sostituendosi senza titoli alla Regione Sarda, affidò a “Mita Resort” il Main Center, l’area portuale e le altre strutture da completare dopo il mancato G8 per una offerta (l’unica presentata) di 40 milioni di euro e un canone annuo, per i 30 anni di concessione, di soli 60mila euro. Gli inquirenti della Corte dei conti (gli unici a mettere il naso tra le carte secretate del mancato G8) hanno rilevato che il danno erariale subito dallo Stato e dalla Regione Sarda – mai costituita parte civile – ammonta ad oltre 64 milioni di euro, e ne pretende il risarcimento. Questo è soltanto il primo atto notificato alla ex struttura di missione e al suo capo…

… ma la Corte dei conti ha ancora aperti due contenziosi contro Guido Bertolaso e il suo staff direttivo e riguardano i danni ambientali causati all’isola della Maddalena e le mancate bonifiche dello specchio d’acqua davanti al Main Center. I costi, anche in questo caso, lieviteranno, e speriamo che qualcuno, finalmente, li paghi. (La Nuova Sardegna)

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Il Commento

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Nel paese dei ciechi…

Nel paese dei ciechi chi ha un occhio è re: popolo maddalenino quando vedrai?… È da almeno tre anni che spiego in tutte le salse che la mamma di tutte le guerre è l’Arsenale, e vi sottopongo la vostra stessa propria idea che il suo futuro sta nella sua origine, in quello che chiamavate “Cantiere”, che oggi sarebbe un Polo Nautico.

Solo per questo mi avete risposto che io sarei contrario allo sviluppo, e come minimo che il destino è ormai segnato: due palle gigantesche, ad uso proprio di chi ne ha interesse.

Il contratto è di gestione dei sevizi portuali e alberghieri, non di vendite immobiliari: a voglia di spazio per aprire una vertenza col proprietario.

Invece vi occupate di 1 Euro di tassa di soggiorno, di 19 cassonetti a scomparsa, di una bonifica da 45 giorni da piccolo chimico, di una tensostruttura amichevole, di due pontili a Spiaggia Rosa … , continuate, auguri.

Esisterà mai un amministratore, un consigliere, che abbia almeno una palla, come il cieco di poc’anzi, per occuparsene e promuovere un ragionamento?

Chi è che ha detto che i partiti (non la politica) sono morti, per eccesso di abbuffata?… Forse occorre un altro motore.

Gian Carlo Fastame

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Bloccato un carico di cozze alla diossina

Olbia – ALLARME AMBIENTALE»BLITZ DEI CARABINIERI – Arrivava da Taranto, decisivo l’intervento della Asl pugliese e dei Nas di Sassari: i mitili non sono mai entrati in commercio. La premessa è fondamentale: i consumatori di cozze non hanno corso alcun rischio, quei mitili infetti non sono mai entrati in commercio. Merito del tempestivo ed efficace intervento della Asl di Taranto, del servizio veterinario di quella di Olbia e dei Nas di Sassari. Perché dalla Puglia, ai primi di maggio, è arrivato un carico di novellame, destinato a un produttore di Olbia, sospettato di essere tossico. In particolare, di essere impregnato di diossina. Le frenetiche comunicazioni fra le autorità hanno scongiurato il peggio: quella partita, che ha fatto crescere un grosso quantitativo di cozze nel golfo cittadino, è stata bloccata. E ora i Nas di Taranto, che stanno indagando sull’esportatore, hanno chiesto che venga riportato lì dov’era stato preso: in un’area, quella del mar Piccolo, da un anno inibita alla produzione di cozze. Un giallo, insomma. Solo ieri, a distanza di giorni, è stato possibile avere la conferma dei Nas su una voce che girava in città con sempre più insistenza. Quella secondo cui a Olbia, proprio nel mese dedicato alle cozze, c’era una partita di molluschi alla diossina. Ecco come sono andate le cose. A Taranto un vasto tratto di mare è sotto tutela. Dal luglio 2011 non è possibile allevare cozze per via della presenza di diossina. Da lì, il 3 maggio, è invece stata inviata a Olbia una grossa confezione di novellame, i semi delle cozze. La Asl tarantina ha scoperto il traffico e ha inviato una comunicazione urgente alla Asl di Olbia. Il servizio veterinario non ha perso tempo e ha avvisato i Nas di Sassari e l’assessorato regionale alla Sanità. Il blitz è stato immediato. I carabinieri del nucleo antisofisticazioni sono piombati nel golfo di Olbia, in particolare da un produttore di cui gli investigatori non hanno voluto fare il nome, e hanno congelato l’allevamento. Sono scattate tutte le procedure del caso. I Nas di Taranto si sono messi a indagare su chi abbia venduto quella partita. La Asl taratina, su alcuni campioni, ha fatto le analisi. Sembrerebbe che non ci sia nulla di anomalo. Ma quelle cozze dovranno lasciare Olbia ed essere riportate in Puglia. La prevenzione ha dunque funzionato, escludendo rischi per i consumatori. Ma l’allarme è alto: la Asl di Olbia vuole capire se ci sono stati casi simili. Tanto è vero che il direttore generale, Giovanni Antonio Fadda, avrebbe addirittura deciso di seguire in prima persona tutti gli sviluppi della vicenda. (La Nuova Sardegna)

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I carabinieri incontrano la comunità

E’ stato un incontro molto importante ed anche interessante  dal punto  di vista  dell’informazione data  dai marescialli dei  carabinieri Sebastiano Sanna , Massimo Petrone , Nicola Di Carolo e dal carabiniere scelto Matteo Loriga . L’incontro con la comunità isolana è stato fissato, in seguito  ai recenti casi di  furti  sia in abitazioni non che  quelli piu grossi nei  negozi del centro storico  che grazie a dei piccoli accorgimenti i carabinieri sono riusciti  ad identificare i responsabili del reato << La gente – ha detto il maresciallo Sanna – ha recepito il nostro interessamento  sulla microcriminalità , perché di questo  si tratta  , per cercare  di far capire  come si può evitare qualsiasi  tipo di furto – >> Per prevenire  i  furti – riprende Sanna – per quanto  riguarda il centro storico  , sarebbe auspicabile un sistema  di telecamere  che a noi ci aiuta  moltissimo per la repressione >> Infatti gli ultimi furti sono stati risolti proprio per la presenza delle telecamere . Per le truffe bisogna sempre  ricordare che “ la prevenzione è la migliore  difesa “ , quindi non aprire agli sconosciuti ,non dare soldi a nessuno , essere cauti nell’acquistare  merce  venduta porta a porta ,diffidare dagli acquisti convenienti , non firmare nulla  che  non sia chiaro .Insomma far capire  che a casa  c’è una certa resistenza affinchè  si faccia quello che loro chiedono . Il maresciallo Petrone comandante la motovedetta cc 707 –ha detto – l’incontro è stato importante soprattutto perchè è servito a rinnovare una sinergia  con il cittadino . Lo stesso non deve vedere il carabiniere solo come la persona che lo può sanzionare.Ecco il motivo per cui   ci siamo proposti  . Questo splendido posto va tutelato  ed per  quello che apprezzeremo coloro i quali ci vorranno far pervenire  delle segnalazioni , proprio per  tutelare  il territorio .Chiediamo pertanto ai cittadini  , non indulgenza , ma comprensione e la loro collaborazione . Molto apprezzato l’intervento del carabiniere scelto Matteo Loriga , cagliaritano , ma  con esperienze in Lombardia  ,a Milano , dove ha prestato servizio come carabiniere  di quartiere<< è stata una esperienza  bellissima  dover essere a  contatto della gente  ,che prima era  scettica  e che poi invece si è aperta dialogando , mettendo a nudo i loro problemi , cercando aiuto morale e soprattutto proponendo le loro difficoltà . Il tutto mi ha arricchito professionalmente , ma soprattutto umanamente ed per questo che  vi invito alla collaborazione ,  se ci vedete in piazza , fermateci , noi saremo sempre a vostra  disposizione . Il giovane maresciallo Di Carolo ha parlato  del carabiniere dal punto  di vista  umano, << dietro o dentro la divisa  c’è sempre un uomo  e pertanto  non si può pensare  che ci possono avere  doti taumaturgiche , purtuttavia cerchiamo sempre  di aiutare il piu possibile  chi ha  bisogno . (Andrea Nieddu)

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Avaria all’Erik traffico bloccato dalle 03.00 lamentele .

Sono arrivate  diverse lamentele  da parte  di chi doveva  prendere il traghetto  per trasferirsi a Palau , per lavoro o per appuntamenti la notte  di mercoledi la  causa  è stata di un’avaria ad un motore . Il moto traghetto ERIK P. della compagnia Delcomar ,infatti ,ha sospeso, nella nottata di ieri, le ultime tre corse in partenza da La Maddalena alle ore 03:00 – 04:00 e 04:55. Il guasto parrebbe dovuto anche all’eccessivo utilizzo dell’unità che da alcuni giorni, su richiesta dell’amministrazione comunale, sta garantendo le corse diurne oltre il servizio sovvenzionato. Ciò per far fronte ai disagi causati dalla mancanza dell’Enzo D. recentemente danneggiato ed attualmente in cantiere per i lavori di ripristino.Il servizio di collegamento notturno è stato comunque garantito già da ieri con il M/T GB CONTE recentemente arrivato a La Maddalena per l’esercizio delle corse diurne. (Andrea Nieddu)

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Per Valerio Scanu due TeleRatti. Grande Fratello super trash

Grande predominio delle donne per i Telaratti, il premio alla peggiore tv organizzato dal sito http://www.davidemaggio.it. I verdetti sono stati raggiunti dopo le nomination della giuria di qualità e le votazioni degli internauti della Web Academy. Belen Rodriguez si è aggiudicata due premi come “Prezzemolino dell’anno” e per “Le ultime parole famose” conun’intervista al Tg5 («Per la prima volta non dirò un bel niente della mia vita privata perchécomunquenongiova»). Si conferma ai vertici Barbara D’Urso (trionfatrice lo scorso anno), personaggio peggiore dell’anno, per “Baila!”, flop  dell’anno e per “Pomeriggio Cinque”, peggior programma di informazione e cultura. Premiati anche “Domenica Cinque” di Federica Panicucci (peggior programma del daytime), “Simona Goes to Hollywood” di Simona Ventura (Nano- Ratto, peggior programma su reti all digital-satellitari) e “Tamarreide” di Fiammetta Cicogna (peggior programma di intrattenimento). Ha vinto il titolo di peggior fiction la miniserie “Barbarossa” e Valerio Scanu ha trionfato in due categorie, “Scostumato dell’anno”, ovvero il peggio vestito, e “Twitteratto” (peggior vip su Twitter). Anche 7Gold si è aggiudicato un TeleRatto per il  peggior programma sportivo con“Il Processo di Biscardi”. Il vincitore del TeleRattone 2012, il peggior programma dell’anno, è andato al Grande Fratello di Alessia Marcuzzi. Il peggior momento tv, cioè i cinque minuti da dimenticare, se li è aggiudicati Pupo con la sua performance con Adriano Celentano al Festival di Sanremo. (La Nuova Sardegna)